se
critichi la casta sei un fautore dell'antipolitica, minaccia che più
nefasta non può essere agli occhi di chi continua ad ungere gli
ingranaggi di un sistema basato sul clientelismo e gli interessi
personali di pochi per potervi sopravvivere all'interno.
Ma
è evidente a tutti che questo sistema è al tracollo e che la
tensione sociale trova alimento, al fine, in una sorta di delusione
collettiva: non si può confidare in un sistema che fagocita le
reazioni legittime dei cittadini ed impedisce loro, di fatto, di
cambiare. Ne è conseguenza immediata la perdita di speranza, per chi
è disperato, in un futuro migliore. I nostri politici hanno questa
gravissima responsabilità, di aver privato molti di una speranza.
Qui
vorremmo radunare le forze per reagire, in modo legittimo ma fermo,
al continuo stillicidio di risorse, perché di fronte alla mancanza
di risorse, ed al continuo spreco al quale assistiamo anche grazie
alla salvezza che viene destinata ai privilegi della casta, vengono
meno gli strumenti per guardare al futuro con serenità. Altro che
antipolitica.
Ma
noi non molliamo.