Zorro

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Contro le ingiustizie

sabato 17 agosto 2013

Immigrazione e sprechi: la terza via esiste, e siamo noi.


Sembra che in questo paese, in tema di regolamentazione dell'immigrazione, esistano solo due posizioni: quella che apre indiscriminatamente le porte, e quella che reagisce, a suon di volgarità da caserma (ma della peggiore!) per un quasi indiscriminato respingimento.
Vorrei che ai primi, paladini solo dell'anarchia dalla quale vorrei fossero inghiottiti, ed ai secondi, emuli della peggiore volgarità, e sconvenienti, anche fisicamente, come i primi dai quali vorrebbero distinguersi, sia chiaro che esistono persone che hanno anche una posizione diversa.

La terza via, per così dire, è slegata dall'assistenzialismo, lucroso, che alcuni vorrebbero, e detesta, con forza, la volgarità espressa da chi dice no ebbro d'ignoranza. E' una strada più difficile, articolata, ma che distingue, seleziona, e soprattutto previene. Consiste nell'investimento dei denari che sono necessari al nostro sistema connotato, come dicevo, dal lucroso assistenzialismo, in strumenti di progresso che debbono essere creati ed alimentati nel paese d'origine. 

L'assistenzialismo, che in questo paese è perorato non solo quando si discuta d'immigrazione, ma sempre allorché si abbia a che fare con aree di -presunta- debolezza (pensate ai c.d. consumatori) è un businnes che crea mercato alle organizzazioni sindacali politicizzate, che mantiene in vita altri professionisti del nulla che di lavoro spiegano come aiutare chi, invece, non si vuole vedere crescere ma che si preferisce assistere. 

L'assistenzialismo, in altri termini, spero più chiari, non mira a rendere libere le persone che abbisognano d'aiuto, a ma a renderle vittime, per sempre, della lucrosa attività d'aiuto. Meglio avere mille e costose organizzazioni che, qui, assistono, e pesano sulle risorse, che investimenti silenziosi ma produttivi in grado di creare opportunità di crescita nel paese d'origine; che aiutino, insomma, le persone in difficoltà a non avere più bisogno.
Eh si perché se li rendiamo autonomi, non possiamo poi più lucrare sul loro bisogno !

La terza via esiste, cari esponenti solo delle vostre piccole, misere, necessità di sopravvivenza politica, ed è portata innanzi non con strepiti, sputi, ed altre espressioni sconvenienti, né ben vestita ed imbellettata di perbenismo.

La terza via è contro gli sprechi, ancora una volta.